Pannelli per controsoffitti / soffitti ribassati / pannelli acustici
Stato della tecnica
In passato, i pannelli a base di fibre minerali, denominati anche pannelli acustici o pannelli pressati, in alcuni casi potevano contenere fibre di amianto (concentrazioni tra l'1% e il 3% circa, per lo più amosite). Di solito questi si trovano posati sui soffitti, ma anche sulle pareti.
Secondo quanto riportato dalla stessa ditta Pavatex (precedentemente pubblicato sul sito pavatex.ch, purtroppo non più disponibile), che commercializzava tali pannelli a base di fibre minerali con il nome di Pavaroc, ha aggiunto l'amianto ai pannelli solo per un periodo di quattro anni (1968-1971) e già nel 1972 è ritornata alla produzione degli stessi senza amianto. Non è noto in quali periodi altri produttori siano passati alla produzione senza amianto.
I pannelli a base di fibre minerali sono relativamente morbidi (ma più duri dei pannelli in fibra di legno tenero, vedi sotto) che possono essere facilmente rotti o tagliati. Il loro colore varia dal grigio al beige.
A differenza dei pannelli a base di fibre minerali, quelli in fibra di legno tenero ("normali" pannelli pressati con trucioli di legno, della marca Pavatex) all'interno sono marroni. Essi possono essere considerati privi di amianto.
Rischi per la salute
Senza lavorazione
Grado di agglomerazione dell’amianto: debolmente agglomerato.
Quando si sollevano i pannelli per controsoffitti/ soffitti ribassati contenenti amianto vengono rilasciate elevate quantità di fibre, a causa dell'attrito tra due elementi posti uno accanto all'altro. Anche i pannelli contenenti amianto danneggiati localmente possono rappresentare un pericolo; questo è in parte dovuto al fatto che l'amosite ha un potenziale di rilascio di fibre significativamente più elevato rispetto ad altri tipi di amianto. Qualora i pannelli contengano amianto, è opportuno evitare piccoli lavori sugli stessi, come ad esempio la sostituzione dei singoli elementi. La bonifica dovrebbe essere eseguita a dipendenza dell’uso del locale (cfr. gradi di urgenza secondo il FACH).
Con lavorazione
Pericolo elevato (zona di pericolo rossa).
Diagnostica
Sui pannelli devono essere eseguiti dei campionamenti. Si raccomanda di indossare una maschera monouso e una tuta di protezione, di bagnare il materiale (idealmente iniettando dell’acqua con una siringa) e di utilizzare l'aspirazione alla fonte.
Dato che l'analisi non è facile (bassa concentrazione di fibre, praticamente nessuna perdita di materiale durante la preparazione dei campioni, le fibre possono essere ricoperte con una vernice) e che i pannelli di età diverse a volte sono visivamente di difficile distinzione, è necessario prelevare un numero idoneo di campioni d’analisi da diversi punti dello stesso locale con una quantità sufficiente di materiale (circa 3 x 3 cm). Tuttavia, i relativi campioni misti dovrebbero essere limitati a un massimo di 3 punti di campionamento. L’ideale è prelevare il campione con una provetta di raccolta su tutto lo spessore del pannello.
È necessario prelevare almeno un campione (misto) per ogni tipologia di pannello, distinguibile visivamente o in base ad altri criteri (nota: in alcuni casi è solo il colore originale dei pannelli che permette di differenziare le tipologie degli stessi; questo è identificabile unicamente mediante campionamento,).
Bonifica/rimozione
La Suva esige le seguenti misure:
- Un singolo pannello può essere rimosso, senza che venga rotto, da un artigiano addestrato, a condizione che egli indossi una maschera di protezione monouso FFP3 e una tuta di protezione monouso (Cat. 3, tipo 5/6). Si raccomanda l’aspirazione alla fonte e di bagnare il pannello.
- Tutti gli altri lavori devono essere eseguiti da una ditta specializzata riconosciuta, conformemente alla direttiva Amianto CFSL no. 6503, capitolo 7.
Smaltimento
I pannelli per controsoffitti/ soffitti ribassati rimossi devono essere confezionati in un doppio sacco e smaltiti in una discarica di tipo E (Codice OTRif 17 06 05 rs).
Osservazione generale: nella Svizzera romanda vale l'Aiuto all'esecuzione intercantonale "Smaltimento di rifiuti contenenti amianto" del dicembre 2016. Attualmente non esiste un aiuto all’esecuzione analogo per la Svizzera tedesca e per il Ticino. L’UFAM sta elaborando le disposizioni in materia (aiuto all'esecuzione OPSR "Smaltimento di rifiuti contenenti amianto"). Non appena queste saranno disponibili, verranno integrate nel sito di Polludoc. Fino ad allora, sono valide le vie e le procedure di smaltimento che sono prassi comune nella Svizzera tedesca, descritte nel sito di Polludoc (nessuna considerazione di particolari requisiti cantonali ad eccezione dei cantoni della Svizzera romanda). Inoltre, per quanto riguarda lo smaltimento devono essere prese in considerazione anche le schede tematiche della Suva no. 33063 e no. 33064. Le informazioni qui fornite devono quindi essere prese con cautela.