Massetti e massetti autolivellanti
Stato della tecnica
Un massetto e/o massetto autolivellante (di seguito denominati solo massetti) è uno strato destinato a livellare un supporto per poi ricevere gli strati superiori, ad esempio piastrelle, parquet, moquette o rivestimenti per pavimenti.
Sono pochi i casi noti in cui le fibre di amianto siano state utilizzate come additivo per i massetti. Pertanto, questi non sono generalmente considerati suscettibili di contenere amianto.
Si segnalano le seguenti eccezioni:
- Negli edifici in cui è presente amianto floccato, possono esserci dei residui di amianto sotto i massetti (soprattutto lungo le pareti).
- Anche i pavimenti in legno-cemento possono contenere amianto (di norma questi pavimenti non sono in realtà dei massetti secondo la definizione classica, ma in alcuni casi sono stati ricoperti e quindi svolgono questa funzione).
- Nel caso di massetti di spessore esiguo, talvolta le fibre di amianto sono state aggiunte come armatura diffusa, ad esempio nei bagni (al momento ci sono poche informazioni su questo argomento).
Rischi per la salute
Senza lavorazione
Grado di agglomerazione dell’amianto: fortemente agglomerato.
Nessun pericolo durante il normale utilizzo di un edificio.
Con lavorazione
Pericolo notevole. Zona di pericolo arancione o rossa a dipendenza del tipo di lavorazione/rimozione.
Diagnostica
Negli edifici nei quali non sono presenti applicazioni di amianto floccato, i massetti non devono essere sistematicamente ispezionati, salvo in caso di sospetti concreti.
Negli edifici in cui è stato utilizzato amianto floccato, i massetti e le aree tra questi e la soletta in calcestruzzo devono essere campionati.
Si noti che i massetti sono spesso stati posati flottanti, ovvero con uno strato di isolamento/separazione tra essi e la soletta in calcestruzzo.
Poiché i residui di amianto floccato si trovano generalmente sotto il massetto, un campione superficiale dello stesso non è sufficiente (essi sono stati generalmente posati dopo l'applicazione dell’amianto floccato).
Devono essere eseguiti dei carotaggi (in analogia alla scheda tematica della Suva no. 33067), oppure devono essere effettuate delle finestre di sondaggio fino alla soletta in calcestruzzo sottostante (esecuzione da parte di una ditta specializzata riconosciuta, secondo la direttiva CFSL no. 6503, cap. 7.6).
Si raccomanda inoltre di effettuare più sondaggi mirati per ogni locale, ad esempio vicino a pilastri/ travi rivestiti con amianto floccato, poiché l'esperienza indica una sua distribuzione eterogenea.
Nell'ambito del campionamento deve essere effettuata una valutazione visiva: spesso è possibile individuare dei fasci di fibre a livello della superficie di contatto tra massetto e soletta in calcestruzzo.
Il laboratorio dovrà essere informato che l'amianto si potrebbe trovare solo nella parte inferiore del massetto.
Bonifica/rimozione
La rimozione/bonifica deve essere effettuata in ogni caso da una ditta specializzata riconosciuta.
Se l'amianto floccato viene rimosso contemporaneamente da soffitti, pareti o dalla struttura portante in acciaio, si raccomanda di rimuovere il massetto contaminato nella medesima zona di confinamento.
I fori nei massetti suscettibili di contenere amianto floccato possono, di solito, essere praticati secondo la scheda tematica della Suva no. 33067 (non esplicitamente valida per questi materiali, ma applicabile per analogia).
Smaltimento
Il materiale rimosso deve essere depositato in una discarica di tipo E.
Osservazione generale: nella Svizzera romanda vale l'Aiuto all'esecuzione intercantonale "Smaltimento di rifiuti contenenti amianto" del dicembre 2016. Attualmente non esiste un aiuto all’esecuzione analogo per la Svizzera tedesca e per il Ticino. L’UFAM sta elaborando le disposizioni in materia (aiuto all'esecuzione OPSR "Determinazione delle sostanze nocive e informazioni per lo smaltimento dei rifiuti edili"). Non appena queste saranno disponibili, verranno integrate nel sito di Polludoc. Fino ad allora, sono valide le vie e le procedure di smaltimento che sono prassi comune nella Svizzera tedesca, descritte nel sito di Polludoc (nessuna considerazione di particolari requisiti cantonali ad eccezione dei cantoni della Svizzera romanda). Inoltre, per quanto riguarda lo smaltimento devono essere prese in considerazione anche le schede tematiche della Suva no. 33063 e no. 33064. Le informazioni qui fornite devono quindi essere prese con cautela.